martedì 23 dicembre 2014

Buon Natale!!!

Lo so. Sono in anticipo.
Oggi non è il 25, ma bensì il 23.
Domani è il 24, ma sarà una giornata talmente piena tra pulizie, preparazione pranzo e ricerca dell'ultimo regalo che non avrò tempo di scrivere probabilmente (anche se vorrei mostrarvi i miei portatovaglioli e il centro tavola, ammesso e concesso che riesca a prepararli!!!!). E poi in un attimo sarà il 25. Il mio Natale sembra essere così pieno, quest'anno, che sono quasi certa di non riuscire a scrivere un post decente, così...eccomi qui, a farvi gli auguri di Natale con un paio di giorni di anticipo.

Sapete, ieri sera ho partecipato ad una veglia penitenziale in un parrocchia vicino a dove abito e lì, finalmente, ho sentito che ormai è Natale!
Ed è attraverso un pezzo di questa veglia che voglio farvi i miei più cari auguri!
Si tratta di una lettera di Don Tonino Bello, forse molti di voi avranno già sentito queste parole, ma per me erano nuove e magnifiche.

Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi "Buon Natale" sernza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E vi conceda la forza di inventarvi un'esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finchè non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa idolo della vostra vita; il sorpasso, progetto dei vostri giorni; la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini, o il bidone della spazzatura, o l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunziano la pace portino guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, poco più lontano di una spanna, con l'aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra dehli umili, si condannano i popoli allo sterminio per fame.
I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere <<una gran luce>> dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla palle della gente sono tranquillanti inutili.
I pastori che vegliano nella notte, <<facendo la guardia al gregge>> e scrutano l'aurora, vi diano il senso della storia, l'ebrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio. E vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri: che è poi l'unico modo di morire da ricchi.
Buon Natale! Sul vostro vecchio mondo che muore nasca la speranza.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!

Credo che queste parole facciano davvero riflettere, e forse sono i migliori auguri che si possono fare.
Quindi Buon Natale!
Io vi auguro di incontrare Gesù, di trovare Dio. Di vederlo e di accoglierlo.
Vi auguro di trovare la pace e la serenità nei vostri cuori.
Vi auguro di saper essere generosi e di aver occhi per il prossimo.
Vi auguro la felicità delle cose vere.
Vi auguro di non sentirvi mai soli.
Ma soprattutto vi auguro la speranza. Con tutto il cuore vi auguro che la speranza bruci sempre dentro di voi.

Buon Natale a tutti!!!

 



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